ANALISI DEI PERICOLI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO
In queste pagine sono svolte alcune considerazioni e illustrato un metodo per condurre la valutazione dei rischi nella pianificazione della sicurezza relativa alla progettazione delle opere edili e di ingegneria civile.
Si procederà con l'illustrazione di un metodo finalizzato a governare il rischio attraverso l'identificazione e la scelta delle più efficaci misure di controllo del rischio.



Illustrazione del metodo
Viene esposta, di seguito, la sequenza metodologica relativa alla valutazione dei rischi finalizzata alla redazione del piano di sicurezza nell'ambito del progetto–cantiere.
Relativamente alla definizione del concetto di
valutazione del rischio si è fatto riferimento alla OHSAS 18001:2007 che dà la seguente indicazione:
process of evaluating the risk(s) arising from a hazard(s), taking into account the adequacy of any existing controls, and deciding whether or not the risk(s) is acceptable.
Il risultato finale terrà quindi conto delle misure di controllo adottate e previste dal PSC, delle normative esistenti e dalla prassi ordinaria prevista per le varie fattispecie operative.
La validazione delle scelte adottate seguirà invece il concetto di
rischio accettabile:
risk that has been reduced to a level that can be tolerated by the organization having regard to its legal obligations and its own OH&S policy.
Il metodo proposto, come altri indubbiamente soggettivo, presenta, d'altro canto, elementi e caratteri di sintesi e di rappresentatività della distribuzione del rischio nell'ambito dell'attività di produzione finalizzata alla realizzazione dell'opera oggetto di analisi.
La complessità del cantiere, le diverse fasi produttive, le molteplici situazioni di pericolo, vengono considerate in ogni relazione operazione–pericolo, ma anche confrontate tra loro.
Si tratta di un procedere euristico che conduce il pianificatore–valutatore attraverso l'evolversi del cantiere, inducendolo al soffermarsi a considerare, di volta in volta, le "relazioni pericolose" che possono trovare luogo durante le diverse fasi di lavoro. Il risultato finale, però, evidenzia gli ambiti di criticità, i rischi caratteristici [e la loro dimensione], del progetto–cantiere.
ANALISI DEL PROCESSO PRODUTTIVO
Work Breakdown Structure
Un'operazione preliminare alla valutazione del rischio consiste nell'analisi del processo produttivo che descrive le varie fasi del cantiere suddivise in fasi e sottofasi per giungere, compilando una WBS (Work Breakdown Structure), ad una lista delle operazioni.
Sulla base dei computi metrici è stata compiuta una stima della dimensione in uomini/giorno delle diverse fasi di lavoro. Tale stima tiene conto di indici di rendimento (considerando la manodopera) individuati per ogni  singola attività.

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INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI
Pericoli associati alle fasi di lavoro
Per tutte le operazioni individuate, si procede all'individuazione e analisi dei pericoli.
Diverse operazioni determinano medesime situazioni di pericolo per le quali, generalmente, vengono adottate singole misure di prevenzione e protezione. Una lista finale dei pericoli considererà quindi tutte le situazioni pericolose scartando le ricorrenze.
I pericoli individuati si riferiscono, in generale, a situazioni che presuppongono il rispetto e la conformità alla vigente normativa, che include leggi, standard e codici di buona tecnica, oltre a norme tecniche internazionali e nazionali e a norme armonizzate.
Lista sintetica dei pericoli
I pericoli da considerare sono dati dal combinato disposto dell’Allegato XV e dell’Allegato XI al Dlgs 81/2016. La sintesi degli elementi di pericolo ricompresi nella valutazione dei rischi del PSC è riportata nello schema seguente.
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Rischi considerati nella valutazione
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Le due liste ottenute in precedenza: una relativa alle operazioni l'altra ai pericoli, trovano inserimento, la prima lungo le righe l'altra lungo le colonne, in diverse matrici grafiche di valutazione. Il contenuto delle matrici è costituito da punteggi numerici (valori) posti agli incroci prevedibili tra operazioni e pericoli.
Le matrici base utilizzate nella valutazione sono le seguenti:
    L'utilizzo di queste matrici permette l'assegnazione di punteggi di valutazione per ogni relazione fase di lavoro–pericolo; tale operazione è stata condotta tenendo in considerazione le specificità del progetto–cantiere analizzato. L'utilizzo di campiture colorate facilita la lettura complessiva della distribuzione dei punteggi. I totali di riga offrono un valore comparabile relativo alle diverse operazioni mentre i totali di colonna danno indicazione in merito alle grandezze attinenti ai pericoli.
    L'ordinamento di questi risultati in relazione al rango consente la formulazione di una prima interpretazione sull'effettiva connotazione del rischio.
    Queste prime matrici offrono la possibilità di considerare il rischio nelle due componenti base esprimendo i possibili incroci in valori di probabilità e di magnitudo.

    Valutazione delle probabilità

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    Matrice di valutazione delle probabilità

    Valutazione delle magnitudo

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    Matrice di valutazione delle Magnitudo

    Valutazione degli ambiti di rischio
    Dalla valutazione qualitativa proposta dalla BS 18004 è cosi possibile accedere a una valutazione semi-quantitativa che fa corrispondere le definizioni e i gradi di probabilità e magnitudo a valori numerici corrispondenti ad altrettanti indicatori di stima del rischio.
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    Matrice degli ambiti di rischio
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    Matrice per il calcolo della stima del rischio

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    Matrice per il calcolo della stima del rischio adottata in questa valutazione

    La combinazione di queste due variabili in una terza Matrice di valutazione degli ambiti di rischio (MAR) offre una prima rappresentazione della distribuzione del rischio relativamente al progetto–cantiere esaminato. Il 
    rischio in questo caso e rappresentato come somma, cella per cella — l'elemento di una matrice per l'elemento posto nella medesima posizione nell'altra —, dei valori assegnati alle probabilità con i valori relativi alle magnitudo.
    Valutazione dei livelli di rischio
    Ottenuta una prima definizione degli ambiti di rischio diviene necessario fare interviene un nuovo elemento di analisi che consiste in una Matrice dell'entità delle operazioni (MEO) che fa riferimento alla durata e al fabbisogno di lavoro di ogni singola fase di lavoro. In precedenza è stata computata l'entità in uomini–giorni di ogni singola operazione. I valori contenuti in questa matrice composta di un'unica colonna sono costituiti da rapporto moltiplicato per cento dell’entità ogni singola operazione rispetto al totale (incidenza). In questo modo è possibile ottenere un valore il quale, introdotto nella matrice di valutazione degli ambiti di rischio (MAR) sotto forma di fattore, fornisce una nuova rappresentazione che tiene in considerazione i dati della potenziale esposizione al rischio data dalla Matrice dell'entità delle operazioni (MEO).
    Si tratta evidentemente di una valutazione sintetica del rischio che considera in modo esaustivo e, al contempo, chiaro l'intera distribuzione del rischio riferita a uno specifico progetto–cantiere, costituendo un'operazione di
    screening finalizzata all'impostazione e alla verifica della pianificazione di sicurezza vera e propria.
    Va ricordato che la valutazione del rischio è un'attività presente costantemente in ogni scelta produttiva e che non può trovare soluzione e carattere esaustivo nella redazione di un singolo elaborato.
    Si confronti la matrice allegata (MLR) che costituisce una indicazione delle priorità di rischio presenti nel progetto-cantiere.
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    Matrice di valutazione dei livelli di rischio
    Considerazioni in relazione alla distribuzione del rischio
    Come si evince dai risultati delle matrici precedentemente descritte gli elementi di rischio prioritari sono costituiti da pericoli di caduta dall’alto dei lavoratori e di materiali (rango 1); permangono elementi di priorità di rischio derivanti dalla possibile interferenza con la linea aerea (rango 2).
    Le operazioni a maggiore criticità sembrano coincidere con la posa del cappotto (rango 1), la formazione del manto di copertura (rango 2), le opere in elevazione evidenziano elementi di criticità in parte legati alla durata dell’esposizione a fattori di rischio.
    Per quanto riguarda i rischi caratterizzati da pericoli alla salute, questi dovrebbero trovare una considerevole attenuazione mediante il corretto utilizzo di DPI ed il rispetto delle procedure di lavoro.
    In ogni caso, l’applicazione di quanto previsto dal PSC contribuisce a ricondurre i livelli di rischio entro limiti di accettabilità. Le criticità sopra descritte dovrebbero orientare l’azione di coordinamento in fase esecutiva al fine dello svolgimento di un’adeguata azione di verifica sul rispetto delle prescrizioni di legge e del presente documento contrattuale.